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Le PMI insidiate dalla Criminalità: l’allarme di CGIA Mestre

lentepubblica.it • 22 Settembre 2020

pmi-criminalita-cgia-mestreSecondo un Report recentissimo della CGIA Mestre ci sono sempre più legami insidiosi tra le PMI le Criminalità.


L’allarme lo lancia l’Ufficio studi della CGIA: nel 2019 sono state segnalate all’Unità di informazione finanziaria  (Uif) della Banca d’Italia oltre 105 mila operazioni sospette di riciclaggio: record mai toccato prima.

PMI e Criminalità: un rapporto pericoloso secondo la CGIA Mestre

Stiamo parlando di presunti illeciti compiuti in massima parte da organizzazioni criminali. Che cercano di reinvestire in aziende o settori “puliti” i  proventi economici derivanti da operazioni illegali.

Nel primo quadrimestre 2020, inoltre, la Uif ha ricevuto 35.927 segnalazioni, con un incremento del 6,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.

Secondo l’Ufficio studi della CGIA, l’aumento delle segnalazioni di riciclaggio potrebbe trovare una sua “giustificazione”.

Le ragioni si trovano nel fatto che in questi ultimi anni gli impieghi bancari vivi alle imprese hanno subito una contrazione molto forte.

Pertanto, non è da escludere che avendo ricevuto molti meno soldi dagli istituti di credito, tantiimprenditori, soprattutto piccoli, si siano rivolti a coloro che potevano erogare del credito con una certa facilità.

Tra il giugno del 2011 (picco massimo di erogazione dei prestiti bancari alle imprese) fino allo stesso mese di quest’anno, infatti, le aziende italiane hanno subito una stretta creditizia pari a 250,5 miliardi di euro (-27 per cento).

Infine:

  • se nelle realtà economiche con più di 20 addetti la riduzione è stata pari a 196,7 miliardi (-26,1 per cento)
  • nelle piccolissime attività con meno di 20 addetti la diminuzione è stata di 53,8 miliardi (-30,8 percento).

A questo link il testo completo del Report della CGIA Mestre.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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